L’idea scenica della nuova produzione CTA 2019 nasce da una riflessione. I bambini di oggi, nativi digitali, interagiscono costantemente con schermi, sono abituati ad interfacciarsi con tecnologie bidimensionali all’interno delle quali forme e colori cambiano continuamente. Scorrere lo schermo di un telefono o di un tablet alla scoperta di immagini e suoni esercita un fascino indiscutibile sulle nuove generazioni.

Da questi presupposti nasce il nuovo progetto scenografico del CTA che vedrà lo spettacolo svolgersi all’interno di una scena rettangolare, cornice dove piani e figure cambieranno continuamente, apparendo e spostandosi nello spazio durante lo svolgimento della storia. Sagome, figure magnetiche, piani scenici colorati e costruiti con materiali diversi, pannelli per sfruttare le potenzialità del teatro d’ombre, musica e suoni, saranno gli ingredienti attraverso i quali attore e oggetti racconteranno la storia al pubblico.

Il racconto del Piccolo Principe scritto da Antoine de Saint-Exupery si presta ottimamente alla riflessione dei temi sovraesposti. Lo spettacolo si svilupperà attraverso il viaggio che di pianeta in pianeta porta in giro per la galassia il nostro Piccolo Principe protagonista. Durante la sua avventura farà conoscenza con una serie di strani personaggi: un Re solitario che governa ragionevolmente solo quando non ha sudditi, un Vanitoso interessato solo alle lodi altrui, un Ubriaco che beve per non sentire più la vergogna della sua stessa condizione di alcolizzato, un Ricco che compra le stelle anche se poi non se ne fa nulla, un Lampionaio che freneticamente accende e spenge l’unico lampione del piccolo pianeta dove abita da solo, un Geografo che crede nella grande importanza del proprio mestiere ma che delega il proprio fallimento alla mancanza di esploratori.

Queste figure strane e surreali rispecchiano i grandi temi dell’oggi: lo strapotere insensato delle autorità appena si ottengono consensi cittadini, l’eccessiva importanza data al giudizio altrui, la vergogna del fallimento, la corsa alla ricchezza, la frenesia e insensatezza del lavoro moderno, la mancanza di coraggio nel visitare paesi lontani e scoprire nuove cose. Inoltre, tutti i personaggi vivono soli, ognuno sul proprio piccolo pianeta, senza legami, infelici.

Lo stesso Piccolo Principe viene da una pianeta solitario, sul quale però gli fa compagnia una fragile e vanitosa rosa, che in lui scatena la voglia di dedicarsi a qualcuno e di preoccuparsi per l’altro.

Alla fine della storia il Piccolo Principe raggiunge la Terra, dove grazie all’incontro con una piccola Volpe, impara come e perché è tanto importante il legame con gli altri. La solitudine cede il posto all’incontro e alla condivisione.