Si sa, la vanità del potere si accompagna spesso alla stupidità; e la vanità che si accompagna al potere viene quasi sempre assecondata dall’ipocrisia e dall’adulazione.
Essere fuori dal coro, pensare con la propria testa, e dire ciò che si pensa, è difficile e necessita di coraggio.
Lo spettacolo, tratto dall’omonima favola di Andersen, racconta di un imperatore vanesio e sciocco circondato da cortigiani sempre attenti a compiacerlo in tutti i modi.
Così come tutta la gente che lo teme e lo adula. Finché un bimbo, dicendo semplicemente la verità, ne svela l’ipocrisia, e mette così in discussione il castello di menzogne su cui si basa tutto il regno.

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