GORIZIA
mercoledì 4 settembre
ore 18.00

I LUOGHI DIMENTICATI
Giardino Farber – via Ascoli 19

IL TEATRINO DI LELE LUZZATI

Nel 2007 l’assessorato all’Istruzione del Comune di Gorizia commissionò allo scenografo e illustratore Lele Luzzati un bozzetto di una sua opera da posizionare nel giardino della Sinagoga, legato al luogo e in particolare al bambino goriziano Bruno Farber (morto a soli 3 mesi di vita nel campo di concentramento di Auschwitz) a cui è dedicato il giardino. Luzzati propose la storia di Ester, legata alla festa del Purim, la festa ebraica della buona sorte, quando i bambini si travestono assieme agli adulti, si balla, si fa musica, si offrono dolci e si sta in compagnia. La realizzazione della scultura-teatrino con le figure dei personaggi della storia biblica fu curata dalla scenografa Coca Frigerio.
Dopo 12 anni, all’aperto ed esposto alle intemperie, il teatrino stava ormai inesorabilmente deteriorandosi ed era destinato a una triste fine. Il Festival ha voluto assumersi l’impegno di recuperarlo e restaurarlo: un piccolo omaggio a uno dei grandi maestri del teatro che fu già nostro ospite in una delle prime edizioni del festival.

a seguire

LA STORIA DI ESTER
tratto dalla storia biblica di Ester

di e con Luisa Vermiglio
con le figure del teatrino di Lele Luzzati

Si racconta la storia di Ester, la fanciulla ebrea divenuta in virtù della sua bellezza e della sua intelligenza sposa di Assuero e quindi regina di Persia. Gli Ebrei vivevano a Susa, capitale dell’impero, dal tempo in cui erano stati deportati come schiavi. Quando Assuero, su istigazione del malvagio Aman, decretò lo sterminio di tutti gli ebrei, Ester intervenne a difesa del suo popolo sfidando l’ira del re. La storia finisce bene in quanto la malvagità di Aman viene smascherata e gli ebrei dichiarati liberi dalla schiavitù. L’avvenimento viene ricordato ogni anno nel giorno del Purim, la festa del “ribaltamento della sorte” per il popolo ebraico.

dopo lo spettacolo

un assaggio di dolci del Purim
e visita guidata all’ antica Sinagoga di Gorizia
a cura di Lorenzo Drascek