Un paese tranquillo ai confini del mondo. Due balconi, per rappresentare un intero
condominio. Ma una mattina tutto cambia: basta una parola per capire che l’uomo che
occuperà l’appartamento sfitto è straniero. Lui parla strano, veste strano, insoliti capelli,
sorride alle persone, ma a nessuno importa. Due balconi… due vite.
Ambientato tra gli appartamenti di un piccolo condominio, lo spettacolo si basa sulle
relazioni o meglio “non-relazioni” che si instaurano tra i coinquilini di uno stesso edificio,
nella realtà attualissima della vita in città; e invita a regalare un sorriso, un aiuto, a chi, con
noi, condivide la porta d’ingresso. Un bizzarro gioco teatrale si intreccia alle discipline
circensi, alle acrobazie mozzafiato, e alla giocoleria.