Il titolo di questo spettacolo è stato scritto volutamente in modo “sbagliato” dal punto di vista grammaticale, perché lo scopo o
l’intento principale vuole essere proprio stimolare i bambini ad immaginare altri mondi possibili partendo dall’errore, a non fermarsi
al primo “no”, ma rilanciare, e rilanciarsi, con un “sì”, anzi, un “sì e …” La fantasia è proposta come strumento per aiutare i bambini ad
interpretare e ad affrontare in modo positivo il mondo che li circonda, le loro esperienze e le loro emozioni.
Il personaggio dello spettacolo è un rider che però non consegna le pizze o il sushi, consegna storie a domicilio: è uno “story rider”.
Tornando spossato al mattino nella sede centrale dell’azienda dov’è assunto, la “PER CHENO’?! s.r.l.” (acronimo per Story Riders Live) vi
trova dei bambini (il pubblico) cui chiede come abbiano fatto ad entrare e poi racconta loro cosa gli è capitato nella notte di lavoro
appena trascorsa. Sembrerà incredibile, ma mentre correva sulla sua bici per andare a consegnare una storia, ha visto una strada nuova, … strano… eppure passa spesso per di lì… Non resistendo alla curiosità imbocca la strada sconosciuta e pedala, pedala finché si ritrova… nello Spazio! Sul momento non ci crede nemmeno lui, ma poi arriva un pensiero: “Perché no?!” Alcuni racconti di Rodari, tratti dalle “Favole al telefono”, costituiscono il cuore di questo viaggio interplanetario cui si intrecciano anche delle filastrocche (tratte da Filastrocche in Cielo e in Terra) che vengono cantate e suonate, in un costante rapporto di relazione e interazione coi bambini.