Presentazione del Progetto
Il materiale narrativo del progetto ha origine da aneddoti raccontati dal vivo durante le riunioni di famiglia, gli incontri con i parenti e gli amici di lunga data seduti intorno a un tavolo da pranzo, in salotto sotto l’albero di Natale, durante un viaggio in macchina, in spiaggia sotto l’ombrellone. È la potenza della trasmissione orale, in cui il racconto non ha i filtri della recitazione; un bicchiere, un tovagliolo, il tavolo con i resti del pranzo diventano naturalmente altro, utile a figurare il contesto narrato e la finzione rimane del tutto credibile. Per questo progetto, la narrazione improvvisata, spontanea, nella sua totale autenticità è stata raccolta, trasformata in performance e ora viene riprodotta dall’attrice in scena per restituire il vero senso della comunicazione teatrale, fondata su una immediata condivisione dello spazio e del tempo, tutti insieme, dal vivo, qui e ora. La performance ha un momento introduttivo, in cui l’attrice presenta al suo pubblico la storia che sta per raccontare, descrive la persona che ha voluto tramandare l’aneddoto, presenta gli oggetti e il contesto che accoglie i personaggi della narrazione e fornisce tutti gli elementi chiave per cogliere lo svolgersi della trama e la morale che ne deriva. Poi comincia la performance vera e propria. Alla fine della narrazione, l’attrice incoraggia il pubblico a esporre brevemente le proprie esperienze che hanno una qualche affinità con il tema trattato e porta l’attenzione sui dettagli pedagogicamente stimolanti. 

LA STORIA DEL PAPERO VIRI
Nel racconto, il Papero Viri è un brutto anatroccolo che viene escluso dagli altri animaletti del cortile; i bambini allora si prendono cura di lui e lo fanno crescere bene; diventato grande, il papà dei bambini pensa di renderlo felice portandolo sul lago di Barcis assieme alle altre oche, ma Viri non è felice; il papà se ne accorge e lo riporta in un giardino vicino a casa, dove Viri può vedere sempre la sua famiglia di umani; lì Viri trova finalmente una compagna e vive felice. 

testo e regia Elisabetta Gustini
con Giada Bigot


FRANZ E L’IMPERATORE
Nel racconto, Franz è un contadino austriaco che cresce in campagna, ma va a scuola, impara a leggere e a scrivere e diventa postino; Franz è molto bravo nel suo lavoro, per questo viene chiamato a lavorare a Vienna, alla corte dell’Imperatore Franz Joseph. 

testo e regia di Elisabetta Gustini
con Lucia Ponton


BERTA E IL MARE
Nel racconto, Berta è la quinta di 9 fratelli, cresce in campagna in Austria negli anni ‘30, ha una vita tranquilla e prevedibile, fino a quando, a 24 anni, viene mandata a Trieste ad accudire uno zio diventato cieco; il racconto descrive il momento in cui Berta affronta per la prima volta il lungo viaggio che la porta in un contesto completamente diverso e vede per la prima volta il mare. 

testo e regia Elisabetta Gustini
con Paola Saitta